lunedì 30 agosto 2010

Ansia dannosa

pensiero tanto illuminanto quanto semplice tratto dall'introduzione al libro di Bruno Bettelheim "un genitore quasi perfetto" -Feltrinelli :

"...ma l'ansia del genitore, per quanto giustificabile, è molto dannosa, per il genitore come per il bambino. Winnicot afferma,a proposito della madre passabile, che quando il bambino nei primi mesi di vita la guarda, vede se stesso nel suo viso, o, si potrebbe dire, trova se stesso nel viso della madre, che, grazie alla profonda empatia che prova nei confronti del figlio, riflette sul suo viso i sentimenti del bambino; in questo senso egli si vede in lei come in uno specchio e in tal modo trova se stesso.
Una madre non altrettanto passabile non riesce a riflettere sul suo viso i sentimenti del figlio, perchè è troppo presa dalle proprie preoccupazioni, per esempio si chiede se sta facendo la cosa "giusta", o è in ansia perchè teme di sbagliare tutto.
Il piccolo, non trovandosi riflesso nel viso della madre,reagisce a quello che vi trova, all'ansia materna,e comincia a sentirsi in ansia per se stesso.
Peggio ancora, vede un viso sconosciuto là dove avrebbe dovuto trovare ciò che più gli è noto, e si sente solo anzichè unito da un legame profondo a un altro essere umano.

Ne consegue che per essere dei genitori passabili occorre riuscire a sentirsi sicuri di sè come genitori, sicuri nel rapporto con il figlio. Talmente sicuri che, pur usando la massima attenzione nel trattare il figlio, non ci si preoccupa più di tanto, e non ci si sente in colpa all'idea di non essere genitori passabili.
La sicurezza del genitore circa il suo essere genitore sarà l'origine della sicurezza del bambino in rapporto a se stesso.

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